Rifiuti domestici: possono essere una fonte di reddito per una famiglia, una persona. Per un'azienda che sa organizzarsi correttamente nel rispetto della legge. E partendo da quei comportamenti di attenzione quotidiana di cui tanto abbiamo scritto su Impakter Italia che di certo non cambieranno il mondo, ma che prima di tutto fanno bene a ciascuno di noi e poi messi insieme possono essere utili per migliorare la vita di tutti.

Come e perché è possibile guadagnare dai rifiuti domestici? Per due ragioni principali: ci sono enti o aziende che pagano (generalmente a peso) determinati materiali che vengono correttamente raccolti e smistati; ci sono persone che cercano e acquistano online oggetti che ogni giorno vengono buttati nelle case - tappi di sughero e vasetti vuoti di marmellata per esempio - per riutilizzarli in modi diversi.

E siccome ogni italiano produce circa 500 chili di rifiuti all'anno e quella raccolta differenziata si aggira intorno ad un rispettabile - anche se non ancora sufficiente - 62 per cento, ecco, facendo i conti e seguendo alcune precauzioni, a fine anno il bilancio familiare può essere arrotondato in modo significativo. Oppure avviare una società. Ma cominciamo con una famiglia.

Un piccolo investimento iniziale in una macchina per pressare le lattine - anche meno di 40 euro - è alla base di una quotidiana attività di recupero e compattazione - che sono realizzate in alluminio - e che possono poi essere vendute alle aziende che cercano il materiale. : puoi guadagnare fino a 700 euro l'anno.

Le scatole delle uova vuote vengono solitamente vendute in lotti sui siti di aste online; Tra i vari utilizzi, vengono utilizzati anche per realizzare pannelli fonoassorbenti fonoassorbenti per ambienti e/o locali.

I venditori online hanno bisogno di imballaggi per gli articoli che commerciano e spesso cercano scatole di buona qualità e a basso costo, creando un mercato attivo e ricco di possibilità. Ci vuole pazienza e voglia di ricerca.

Quando si tratta di collezionisti, ci sono due elementi più ricercati: le riviste. Tant'è che ci proviamo perchè in abbonamento o perchè si compra e si accatasta spesso in blocco. I vecchi valgono di più, ma anche quelli moderni hanno il loro mercato. Per non parlare dei fumetti per i quali il mercato dell'usato può raggiungere cifre incredibili.

E anche se sembra strano, ci sono collezionisti interessati ad acquistare tutti i tipi di schede. Puoi venderli in lotti dello stesso colore o offrire sacchetti misti se hanno tipi diversi.

Un'altra cosa a cui è difficile pensare a prima vista sono i cavi. In ogni casa ce ne sono di tutti i tipi, nascosti o messi da parte. C'è un enorme mercato per cavi sostitutivi, cavi telefonici, cavi per laptop e caricabatterie usati. Valgono di più quelli per i modelli di apparecchiature elettroniche fuori produzione.

I tappi di sughero - quelli delle bottiglie di vino - vengono utilizzati dagli artigiani in vari modi: cornici, pannelli di sughero e decorazioni natalizie. Ma possono anche diventare galleggianti per pescatori e per progetti artigianali.

Per fare soldi con i tuoi rifiuti puoi anche passare attraverso le "discariche verdi" cioè siti e macchine di raccolta in diverse città. Questi luoghi restituiscono denaro (o buoni spesa) in cambio di una certa quantità di materiale riciclabile raccolto e isolato in modo appropriato. Puoi guadagnare anche 250/300 euro all'anno smaltindo in questi punti rifiuti di alluminio, ferro e carta.

Creatività manuale, bricolage e fai da te attingono molto dal mondo della raccolta differenziata dei rifiuti domestici. La gamma è vasta: dai grandi artisti contemporanei che ispirano intere creazioni e stili al tema del riciclo domestico, al semplice hobby 'verde' di tante persone in cerca di idee per piccoli guadagni. Pinterest può essere un ottimo posto per trovare idee.

Infine ci sono i RAEE: rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un mercato importante per prodotti che vanno trattati con cura. E che ci portano a una storia italiana molto interessante.

“L'idea è nata grazie alla mia famiglia, in particolare a mio padre”, ha detto a Green&Blue di Repubblica l'amministratore delegato Marco Battaglia. “Fa il marmista di professione e si è sempre lamentato della difficile gestione degli scarti, degli scarti prodotti dalla lavorazione. Portando questa osservazione all'interno dello studio di architettura, ci siamo resi conto che non era solo un problema dei marmisti, ma è un problema che riguarda tutti i settori”.

Sfridoo è una startup bolognese fondata da tre architetti di circa 30 anni: Marco Battaglia (Ceo Co-Founder), Mario Lazzaroni (Cfo Co-Founder) e Andrea Cavagna (Cso Co-Founder). Il principio guida è quello dell'economia circolare.

“Siamo il primo tassello della filiera che serve a riportare i RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) nel circuito ricondizionato. E anche per questo siamo un servizio di cancellazione dati certificato: prima di essere rimessi in commercio, i dispositivi devono essere ripuliti da eventuali segreti industriali, dati sensibili del personale interno e quant'altro” diceva sempre Marco Battaglia.

“Vogliamo far capire alle aziende quali vantaggi comporta il riutilizzo dei materiali, da un punto di vista economico ma anche ambientale. Stiamo così aumentando la diffusione di questi temi, al fine di avvicinare sempre più l'imprenditoria italiana a un mercato con una propria forte sensibilità”.

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