Villabate, la città della spazzatura: una città sommersa dalla spazzatura. E il sindaco ordina multe da tremila euro - Repubblica

2021-12-14 19:11:48 By : Ms. Nikki Pan

È il comune con la più alta densità demografica, meno di 4 chilometri quadrati per quasi 30mila abitanti. Cinque volte è finito in zona rossa per numero di contagi. Ma tra i suoi primi, Villabate “vanta” anche quello sui rifiuti: 190 tonnellate vengono abbandonate in strada, tra ingombranti e indifferenziati. Niente medaglie verdi, ma un ritorno al Medioevo con trecento multe in sei mesi per i residenti che non curano la raccolta differenziata; mentre una nuova ordinanza dell'amministrazione aumenta le sanzioni per l'abbandono di oggetti ingombranti fino a tremila euro.

Delinquenti, fototrappole, di cui quattro arriveranno nelle prossime settimane, e carabinieri che effettuano appostamenti notturni nei luoghi critici della città dei rifiuti nel palermitano, ovvero strade e piazze già più volte denunciate come discariche a cielo aperto. Villabate è una discarica di transito, luogo di migrazione dei rifiuti dalle frazioni di Pomara, Portella di Mare, compresi i comuni di Misilmeri e Bagheria. E fa stalking anche il sindaco Gaetano Di Chiara: "Esco di casa alle 11 di sera e alle 5 di mattina per presidiare personalmente alcuni punti critici - dice il sindaco - chi ama il territorio non può ucciderli in questo modo. . Invito tutti i cittadini a denunciare”.

Dall'inizio dell'anno solo il 50 per cento dei residenti ricicla, mentre il 60 per cento non paga la tassa sui rifiuti. L'auto non funziona. Il Comune ha stanziato un budget extra di 130mila euro per la raccolta straordinaria dei rifiuti, gestita dalla società Tech Servizi. "Paradosso dei paradossi - commenta il sindaco Di Chiara - il servizio di raccolta porta a porta funziona, sono i cittadini che non lavorano". 

Non sono bastate le campagne di sensibilizzazione della nuova amministrazione sul corretto smaltimento dei rifiuti, i cumuli di indifferenziati, immortalati e condivisi sui social da alcuni residenti, allagando strade e piazze. E mentre il Comune, a tasche vuote, ha riattivato, dopo tre settimane di stop, la raccolta porta a porta di indifferenziata e pannolini, c'è chi ha lavorato con pizzi e ganci da macellaio che pendono dai balconi con le borse di tutti tipi di rifiuto. Il sindaco sbotta su Facebook e ordina una multa di 600 euro: "Ricordo ai cittadini che i ganci posti all'altezza degli occhi sono pericolosi". "Sembra che il decoro della città non interessi nemmeno i cittadini stessi - afferma Valerio Pietraperzia, residente - in accordo con multe e campagne di informazione. Il decoro della città non può essere abbandonato in questo modo".