Stellantis, in Italia la crisi dei chip sta colpendo la produzione più della pandemia - HDmotori.it

2022-09-11 06:35:18 By : Mr. Martin Gao

La crisi dei chip sta causando molte difficoltà alle case automobilistiche che sono costrette a ridurre sensibilmente la produzione delle loro auto con conseguenti pesanti danni economici. L'impatto del problema, per i costruttori sta diventando sempre più grave. Per esempio, in Italia, la crisi dei chip sta penalizzando il Gruppo Stellantis in maniera importante, portando a blocchi produttivi che stanno colpendo di più del lockdown del 2020.

A riferire di questa situazione, la Fim Cisl attraverso il suo segretario nazionale Ferdinando Uliano. Secondo quanto raccontato, nei primo 9 mesi del 2021 c'è stato un aumento della produzione del 14,2% rispetto al 2020 (dato cumulativo tra autovetture e mezzi commerciali) quando, però, la produzione era bloccata a causa del lockdown. Facendo un confronto con il 2019, il dato, invece, è fortemente negativo con un -16,3%.

Un risultato negativo riconducibile in gran parte ai fermi produttivi a seguito dei problemi di fornitura dei semiconduttori. In particolare, il sindacato evidenzia che le difficoltà riscontrate nei primi 6 mesi del 2021 si sono aggravate nell'ultimo trimestre portando a blocchi di produzione che stanno penalizzando più del lockdown del 2020.

L'unico stabilimento che non ha avuto problemi produttivi è quello di Mirafiori dove viene prodotta la 500 elettrica. La produzione di questo modello non può fermarsi perché il Gruppo deve raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2 della flotta, pena multe molto salate.

Se analizziamo i dati l’incremento di circa 43.513 veicoli rispetto al 2020, compensano la perdita di circa 12.750 veicoli determinatesi negli stabilimenti di Cassino, Pomigliano e Melfi. La situazione è veramente pesante, nell’ultimo trimestre su circa 50 giorni potenziali di lavoro (65 lavorativi – circa 15 gg ferie), solo il Polo Torinese e Maserati Modena non hanno subito fermate. Per gli altri stabilimenti si riducono i turni e le giornate lavorative utilizzando la Cig: Cassino -38%, Pomigliano – 70%, Melfi -54%. Anche Sevel passata indenne nel primo semestre, si ritrova con una riduzione delle giornate lavorative nel trimestre del 28%.

Secondo il sindacato, la preoccupazione è che i problemi maggiori si sono riscontrati nell'ultimo periodo e che la situazione potrebbe non migliorare per tutto il primo semestre del 2022.

Emblematica la situazione di Melfi che per settembre e ottobre lavorerà 7 giorni ogni mese.

Per Ferdinando Uliano non si riuscirà a raggiungere la produzione 712.000 veicoli dell’anno del lockdown. Tutto questo avviene in un momento in cui il mercato auto stava vivendo ancora delle difficoltà a causa degli effetti della pandemia. Il sindacato poi aggiunge che contestualmente si stanno esaurendo pure gli effetti positivi degli incentivi.

Il tema delle forniture delle materie prime, dei semiconduttori e dell’avvicinamento della catena del lavoro è un problema di ordine geopolitico che il governo del nostro Paese deve affrontare in maniera strategica. Le nostre preoccupazioni riguardano i lavoratori che sono pesantemente colpiti sul piano del reddito da questa situazione, a cui si aggiungono le preoccupazioni che rischiano di determinarsi a cascata su investimenti e indotto.

La paura per il sindacato è che Stellantis, a causa di questa situazione, modifichi il programma di investimenti per l'Italia. Per questo, le principali sigle sindacali incontreranno il Gruppo Stellantis il prossimo 11 ottobre al MISE per assicurarsi che il piano venga portato a completamento.

I sindacati chiedono, dunque, garanzie, anche in vista del lancio dei nuovi modelli. Il timore è che la crisi dei chip possa ritardare il loro debutto. Si tiene, inoltre, che il Governo italiano non possa assistere passivamente a questa situazione.

Dopo la partenza a marzo 2021 della produzione di Maserati MC20 a Modena, nei prossimi mesi sono previsti i lanci del Suv Grecale nello stabilimento di Cassino e del Suv di Alfa Romeo Tonale (anche nelle due versioni ibride) a Pomigliano d’Arco e delle due Maserati GT e GC a Mirafiori. Siamo preoccupati per due ordini di problemi: quando calano le vendite e ricavi, gli investimenti potrebbero subire uno spostamento; il secondo ordine di problemi è collegato al problema dei semiconduttori e al lancio commerciale delle nuove auto. Le attese sui nuovi prodotti non possono essere eccessive. Slittamenti temporali sui lanci rischiano di colpire ulteriormente l’occupazione e i salari, è per questo motivo che i vertici di Stellantis devono fornire garanzie ed esplicitare le difficoltà che potremmo avere nei prossimi mesi. In questa situazione, riteniamo che il governo non può assistere passivamente.

Ed è esattamente quello che è successo a me, a inizio anno i concessionari avevano già ordinato stock di Hybrid, visto il recente model year.

Vado per ordinare a Febbraio una Panda hybrid super base, arancione, sfruttando gli ecoincentivi. 10500 euro e consegna a maggio/giugno. Il concessionario guarda quante ne aveva ordinate e mi propone la stessa versione ma grigia con aggiunta di fendinebbia, kit 5 posti, sedile guida regolabile in altezza a 10000 tondi e consegna a marzo. Con altri 150 euro hanno montato i sensori di parcheggio mopar.

Ora ad ordinarle non so quando potrebbero arrivare, mi sa che la Panda viaggia su stock, come la maggior parte di auto oggi, anche per sopperire alla crisi dei chip.

Il park assist sulla panda base, anche Hybrid, lo monta la concessionaria, essendo un accessorio Mopar.

Magari perchè i chip per PC/smartphone/tablet non sono gli stessi dell'automotive e costano 10 volte tanto? Paragone senza senso

i chip per smartphone costano 10 volte tanto quelli dell'automotive, facile così

Guardati il documentario di Nova Lectio su Carrara su youtube, molto ben fatto.

....però ora Iveco va difeso dai cinesi ....!! lei per caso ha un MAN con quote societarie e di produzione cinese?

lo stato ha già fatto chiudere delle fabbriche ex PSA per risanarla!!! licenziato e ristrutturato!!! ha tutte le info su internet a riguardo e smetta di dire favole o leggende vs fca

Tu sei un tedesco che parla a nome degli italiani, vergognati.

Facessero pure cosi non compriamo piu quelle poche macchine che producono.

per forza Fiat è dal 2000 che ha troppi dipendenti ma sono obbligati a tenerli per i sindacati rompi balle che preferiscono farli stare in cassa integrazione che far fare i tagli. stessa cosa che è successo con Alitalia

guarda, ti do una notizia passata sottotraccia (riportata dal Sole24 ore): Stellantis ha restituito il prestito statale che la obbligava a mantenere occupazione e ne ha fatto un'altro a tassi peggiori per essere liberi di licenziare

I miliardi li aveva investiti FCA. Stellantis da quando è arrivata in Italia non ha ancora investito un Euro. Anzi aveva mandato una lettera ai fornitori italiani e polacchi consigliandogli di non fare investimenti, perché i futuri modelli useranno la linea di forniture di Citroen e Peugeot. Sicuramente ora sfrutteranno gli impianti industriali italiani che sono nuovi di zecca, però non ne aggiungeranno altri che FCA aveva pianificato di aggiungere. Inoltre è possibile che tra 20 anni in Italia chiudano tutto.

A Marzo secondo me avevano ancora un po' di magazzino. Sia per quanto riguarda i componenti, sia per quanto riguarda le auto. Il fatto che tu non chieda accessori aggiuntivi influisce sicuramente sui tempi.

I modelli come la Panda vengono ordinati in grandi lotti dai concessionari anche se nessun cliente gliele ha chieste. Sanno per certo che riusciranno a venderle.

Esempio: il concessionario a Gennaio ordina un lotto di 100 Pande, con varie combinazioni di colori e assortimenti. Sul loro sistema informatico la Fiat gli indica quale sarà il giorno di produzione e di consegna di ogni singolo modello (magari a Febbraio gli producono quelle bianche e grigie, ma quelle gialle gliele schedulano per Aprile, quelle blu per Maggio).

A Marzo arrivi tu a ordinarne una, supponiamo che gli chiedi un allestimento Easy di colore blu.

Il concessionario vede nel sistema informatico che la tua richiesta corrisponde a una di quelle che lui aveva già ordinato, quindi la associa al tuo nome e gli basta attendere che la producano a Maggio. Se invece gli chiedi una combinazione di colori e di accessori che lui non aveva ordinato, allora deve inserire un ordine specifico. Inserisce l'ordine a Marzo e tu devi aspettare fino a Luglio prima che Fiat la produca. Se poi ordini un colore di quelli poco diffusi, Fiat ti può schedulare la produzione anche a Settembre Ottobre.

hanno solo investito qualche mld. per aggiornare le linee italiane per le future auto e ora le chiudono... sono dei geni

Draghi però gli ha impedito di vendere Iveco ai cinesi. E' arrivato in extremis perché l'accordo era già stato trovato.

Stanno solo preparandoci alla dismissione della produzione auto in Italia: lo stato francese non permetterebbe mai la chiusura di stabilimenti in Francia, qui non abbiamo protezione, la famiglia Agnelli si permette di tutto.

Figuriamoci. Basta vedere come stanno letteralmente REGALANDO il marmo di Carrara.

Il fatto che ci siano più smartphone che auto è presto detto. Sugli smartphone i produttori di chip ci guadagnano molto di più che sulle auto.

Quando riusciremo a dare gli stessi servizi dei cugini magari si...

tradotto: glielo hai detto con dolcezza

Le terre rare ci sono anche in Italia...incominciamo a farle pagare care ai turisti stranieri

I francesi hanno chiuso i rubinetti.. ora "il ruscello" passa solo nei pressi della Senna.

e sicuramente comprerò un'auto del gruppo stellantis. sisisididididceeeeerto

Perché una fonderia non la metti in piedi da un giorno all'altro. A parte i costi stratosferici servono anche know how e brevetti, cosa che l'Europa non ha

Visto il problema dei chip che riguarda tutte le case automobilistiche e tutti gli oggetti con elettronica, perchè in questo anno le case automobilistiche europee e altre industrie non si sono organizzate tutte assieme per progettare uno stabilimento in europa per produrre i loro chip? A dividersi l'impegno economico tra tutte non sarebbe stato così gravoso, piuttosto però preferiscono chiedere gli aiuti allo Stato. Tra l'altro è una cosa che li metterebbe al riparo da crisi future, visto che per questa è ormai tardi, l'Intel che realizzerà uno stabilimento in europa nei prossimi anni sarà comunque libera di venderli a chi vuole invece che suddividerli.

Hanno trovato il sacro graal delle vendite. Ci sono prodotti limitati e giù le persone a comprare come se non ci fosse un domani. Mi ricorda l'episodio di futurama dove vanno a comprare i myphone e il tizio dice a Fry che è rimasto l'ultimo myphone e questo lo compra subito d'impulso salvo poi fare vedere che dietro il bancone ci sono tantissimi myphone disponibili.

No che non si trovano, il mercato ha veramente poca disponibilità, non sono gli annunci dei nuovi prodotti il problema, ma le quantità disponibili.

Questione di prezzi e volumi. Miele ha gli stabilimenti chiusi da due mesi perché l'elettronica che sta dentro agli elettrodomestici da 1500€ la pagava meno di quanto paga Xiaomi per un telefono da 100, e ti fa pure ordinativi da milioni di pezzi.

Boh, però gli smartphone si trovano a tonnellate, addirittura cambi di chip come a52s o Xiaomi mi 10 5g lite ma comunque sempre disponibili. Sta boiata dei chip è una cgata

Comunque è assurdo che gli obiettivi siano sulle auto prodotte e non vendute...

Si…ma stanno finendo pure quelle

Imho prima di chiudere gli stabilimenti in Italia, rischierebbero maggiormente quelli inglesi e tedeschi di Opel. A prescindere da questo, nessuno ha acquistato nessuno. Dopo la fusione, PSA e FCA non esistono più. C'è solo un'unica entità leggermente sbilanciata a favore dell'Italia, soprattutto ora che i cinesi sono usciti dalle quote della società.

Qui si piange...ma se volessi comprare uno smartphone ne troverei a tonnellate (per questo si trova il silicio)...Personalmente penso che stellantis stia chiedendo allo stato qualche "spicciolo" o che stia cercando la scusa per chiudere qualche stabilimento di troppo in Italia. Dopo la fusione (che a mio parere sembra piu un'acquisizione dei francesi) si prevedeva gia qualche taglio. Difatti ora la giustificazione è stata trovata.

Già. Loro hanno fattone. Anzi, benissimo. Sono entrati a gamba tesa con i prezzi e ora prendono anche gli interessi. Però a noi piace/piaceva pagare la tecnologia, il vestiario, i gadget, o qualsiasi altra cosa con prezzi decisamente più bassi.. più o meno quello che sta facendo Amazon. Ora ne paghiamo, e pagheremo, le conseguenze.

Ma cosa se ne fanno dei chip se auto non ne stanno più vendendo..?...non mi sembra giusto far pagare ancora tasse ai cittadini per sostenere mercati in agonia.

E che minkia c'entrano le terre rare con i chip, fatti di pochi milligrammi di comunissimo silicio?

Non c'è problema, ora paventano una crisi con chiusura degli stabilimenti e subito li foraggiamo con fondi statali per scongiurare l'impatto occupazionale.

A nessuno mai è venuto in mente che "forse" l'Italia o almeno l'Europa avrebbero dovuto essere più indipendenti nei settori ad altissima tecnologia (semiconduttori & affini), senza dipendere dall'Est asiatico che ci ha garantito due spiccioli di risparmio ma ora ci sta lasciando con le natiche nell'acqua?

L'altro giorno sono andato in concessionaria Peugeot un disastro piazzale deserto non hanno più auto

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