Stellantis: 700 euro in più di stipendio ai lavoratori dal taglio Irpef? La verità

2021-12-14 19:19:41 By : Ms. Angela Liu

La riforma Irpef, contenuta nella riforma fiscale del governo Draghi, avrà effetti positivi sui salari dei lavoratori di Stellantis. Non ci sono dubbi su questo dato che la riforma, tra un emendamento e l'altro (l'iter dovrebbe concludersi la prossima settimana), va a vantaggio dei lavoratori con redditi fino a 35.000 euro. E i lavoratori di Stellantis rientrano in questa banda.

Il rimodellamento dell'Irpef (Irpef) che tutti i contribuenti pagano sul reddito prodotto finirà per incidere positivamente sui salari dei lavoratori del colosso dell'Automotive nato dalla fusione italo-francese tra la nostra FCA e PSA.

Ma è sugli effetti concreti sulla busta paga che vanno chiariti diversi aspetti. Ieri su alcuni organi di stampa (tra cui il Corriere della Sera) si parlava di circa 700 euro in più per ogni lavoratore. Una cifra che per molti altri media, anche se effettivamente guadagnata dai lavoratori, non deriva interamente dalla riforma fiscale. Ad esempio, Il Fatto Quotidiano sostiene che spiega da dove viene questo denaro in più e perché non è tutto figlio della riforma Irpef.

In media, ciò che riceveranno i lavoratori di Stellantis nel 2022 sarà in media di 700 euro in più. Ma non tutti deriveranno dalla riforma degli scaglioni Irpef. Infatti, dalla rimodulazione dell'Irpef, i lavoratori guadagneranno qualcosa come 100 euro. Ma come si arriva ai 700 euro di cui parla il Corriere della Sera? Questi soldi provengono da una combinazione di nuovi strumenti, perché 600 di questi 700 euro saranno l'eccedenza che arriva grazie a vari altri strumenti di welfare.

Lo evidenzia bene il Fatto Quotidiano, che riporta le anomalie di un'intervista ad un dipendente della Stellantis che in passato ha lavorato anche come sindacalista per conto della Cisl (l'operaio su cui il Corriere della Sera riporta i capi di una De Fusco Labor & studio legale). E si scopre che il reddito extra per i lavoratori non può essere attribuito alla riforma fiscale, o almeno non del tutto.

Molto deriva infatti dalla novità dell'assegno universale per i figli a carico fino a 21 anni. È lo strumento che andrà a sostituire le trattenute sui figli a carico in busta paga e assegni familiari (ma anche altri bonus e benefici per le famiglie con figli). Un nuovo strumento che favorirà, nella stragrande maggioranza dei casi, anche i lavoratori che oggi ricadono nel perimetro degli ANF (Assegni per il nucleo familiare) e delle detrazioni. Infatti, la misura unica per i figli a carico dovrebbe aumentare la busta paga dei lavoratori, Stellantis compresa, di 25 euro al mese. Nello specifico, inoltre, sono da considerare anche alcuni provvedimenti degli enti locali, come le Regioni.

Alcune regioni hanno deciso di adeguare autonomamente il proprio reddito sul reddito da lavoro, che altro non è che l'addizionale regionale sul reddito. L'ex sindacalista citato sul Corriere, lavora presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, in Campania. E sarebbe proprio la Regione Campania ad aver stabilito aliquote più favorevoli per i lavoratori in tema di addizionale regionale.

Quello che si può contestare al Corriere è che il suo articolo fa riferimento, come sostiene anche il Fatto Quotidiano, ad un aumento di 700 euro tutti derivanti da questa riforma fiscale, o almeno così è implicito. Un errore di comunicazione, che va chiarito perché rimanere così può creare false speranze nei lavoratori. L'ex sindacalista e ora lavoratore a Pomigliano d'Arco, beneficerà di una riforma della Regione Campania, che ad esempio non sarà presente nella vicina Regione Basilicata.

E come è noto, un altro stabilimento Stellantis si trova in Basilicata, quel polo produttivo di San Nicola di Melfi dove l'azienda, oggi come ieri con FCA, produce più della metà di tutte le vetture che vengono prodotte in Italia.

Lasciare tutto a quello che può sembrare vero a un lettore disattento, ovvero che un lavoratore nel 2022 guadagnerà 700 euro in più in un anno di lavoro, non è giusto. Per i lavoratori con redditi fino a 20mila euro l'anno l'aumento di 700 euro sarà una chimera. Le cifre reali sono molto più basse. Le nuove aliquote Irpef, derivanti dalla riforma fiscale che sarà prossimamente licenziata, produrranno nella stragrande maggioranza dei casi un avanzo di 100/200 euro.

Tornando ad esempio alla Campania, molto di più si recupererà dal rimodellamento della Regione sull'addizionale. Secondo i calcoli, l'ex sindacalista recupererà 300 euro. E lo stesso importo verrà dall'assegno unico universale per i figli a carico.

La Regione Campania ha predisposto una riforma graduale dell'addizionale, che passa da oltre il 2% fisso, a aliquote commisurate al reddito e soprattutto a aliquote progressive. Saranno infatti previste aliquote dello 0,25% per i redditi fino a 15.000 euro, dell'1,43% per l'eccedenza fino a 28.000 euro e dell'1,67% per la parte che comunque eccede fino a 55.000 euro.

In pratica, un lavoratore a cui sono stati trattenuti 400 euro in più, nel 2022 ne risparmierà circa 300. Ma parliamo di un'unica Regione, perché come dicevamo questi 300 euro di risparmio che potrebbero interessare i lavoratori Stellantis di Pomigliano d'Arco e della Campania, non riguarderà i lavoratori lucani di Melfi, se residenti in Basilicata, né quelli di Termoli se residenti in Molise.

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