Monumento sfregiato da teppisti scrittori, pineta con ostacoli, opere infinite. Passo, ma come sei ridotto?

2021-12-14 19:15:40 By : Ms. SolarBaba Tech

ANCONA - Da viale della Vittoria al Monumento, passando per i Laghetti a via Thaon de Revel: il cuore dell'anconetano adriatico ha bisogno di più cure. Camminare in questa zona è come fare un percorso ad ostacoli. Bisogna fare attenzione ai nastri arancioni dei lavori in corso, alla polvere e ai sacchi di cemento a terra. C'è un'alta probabilità di finire con i piedi nelle enormi pozzanghere che, due giorni dopo la pioggia del fine settimana, si stagliano ancora sul terreno fangoso della pineta. E ancora, salendo le scale del Monumento ai Caduti, insieme al panorama si possono "ammirare" le numerose scritte lasciate dagli innamorati sulle colonne e sul basamento della lavorazione della pietra d'Istria. Attenzione anche ai souvenir dei cani che qualche padrone distratto lascia vicino all'ascensore (anche se c'è un cartello che vieta di entrare in quella zona con animali).

    La protesta «Questa parte della città avrebbe bisogno di una buona manutenzione - dichiara Pierpaolo De Sanctis, anconetano residente in zona - a partire dalle strade fino al verde. Quando piove non sai dove mettere i piedi e anche tutte le erbacce portano al degrado. Questo dovrebbe essere il salotto buono di Ancona, ma sembra proprio il contrario. Durante il fine settimana, la gente viene da fuori per ammirare il belvedere. Dobbiamo mostrarci meglio di così. Continuando la passeggiata, nella zona vicino alle piscine i laghi hanno vissuto tempi migliori, e si ritrovano con acqua torbida. E per non essere investiti dalle auto bisogna schiacciarsi contro i muri delle ville. La costruzione sito per la ricostruzione dei marciapiedi, infatti, impedisce di camminare sul lato sinistro a picco sul mare e quindi in quella zona si crea un restringimento della carreggiata che provoca non pochi disagi alla circolazione nelle ore di punta e ai pedoni.

A farne le spese sono soprattutto chi lavora in quella zona, come Massimo Tarantelli, titolare dello storico bar Sirena, aperto da 55 anni, in via Thaon de Revel, 20. «Da un paio di settimane i lavori sembrano essersi fermati - dice Massimo -, ed è difficile per i clienti trovare posto. Molti mi dicono che non passano più perché non c'è parcheggio a causa dei lavori. Gli operai hanno iniziato a lavorare a novembre e dovrebbero finire a gennaio, ma io non "Non so se ce la faranno. Sarà sempre peggio quando il cantiere si sposterà in alto (verso via Santa Margherita ndr)".

Inoltre, al problema del cantiere, c'è anche una domanda secolare: «Il parcheggio di fronte è adibito a scambiatore. La gente lascia la macchina per settimane perché è l'unico posto dove non si paga. Poi ci sono i dipendenti Salesi che parcheggiano spesso l'auto perché non ci sono abbastanza posti in via Corridoni. Noi del bar, insieme ai gestori della piscina, abbiamo chiesto di introdurre il disco orario, magari anche a lungo termine. Sarebbe un modo per regolamentare questa situazione davvero insostenibile».