CAMPODARSEGO (PADOVA) - Maschio Gaspardo, leader mondiale nella produzione di macchine agricole, continua a credere fortemente nelle nuove generazioni. Presso la sede della multinazionale, a Campodarsego, sono stati premiati con borse di studio dieci figli dei dipendenti del Gruppo laureati e laureati nell'anno 2020-21. Mille euro sono stati dati ai neo medici, 500 euro ai laureati.

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L'azienda regala ai dipendenti biglietti aerei di prima classe e 10.000 euro: "Goditi il ​​meritato premio"

Alla cerimonia di premiazione è stata invitata l'eurodeputata Alessandra Moretti, che si è soffermata sulla necessità di diventare oggi lavoratori formati. “Sacrificio, spirito di dedizione, impegno e senso del dovere sono qualità essenziali per stare al passo con i tempi – ha affermato Moretti davanti ai vincitori e ai loro genitori – Dobbiamo imitare anche lo spirito adottato da Maschio: essere innovazione aperta e sostenibilità , non solo economico ma anche culturale e sociale”. Il Premio Giovani Talenti Maschio Gaspardo, dedicato al fondatore Egidio Maschio e giunto alla sua quinta edizione, è stato un segno inequivocabile di riconoscimento dell'impegno e delle qualità dei ragazzi. «Sono orgoglioso di questo premio che ricorda mio padre - ha detto Mirco Maschio, presidente del gruppo Maschio Gaspardo - che amava i giovani e li spingeva ad essere curiosi, a imparare ea non aver paura di rischiare. Chi vuole fare qualcosa merita di essere aiutato e chi vuole allenarsi va sostenuto. Mio padre non era molto istruito ma aveva sete di conoscere e imparare cose nuove, il segreto per avere successo nella vita e nel campo professionale».

I giovani presenti alla premiazione sognano un futuro diverso. Silvia Lucia, diplomata alla scuola alberghiera di Abano, dice: «Sono felice di aver vinto questa borsa di studio. Il mio sogno segreto è diventare giornalista e condurre un telegiornale, magari in tedesco, visto che la lingua mi piace tanto. Userò questi soldi per comprare libri universitari, che costano molto. Mia madre lavora al Maschio, ed è molto contenta che io stia studiando, è orgogliosa di me e mi ha sempre aiutato». O la storia di Linda, diplomata a Pordenone che sogna di diventare ambasciatrice: «Utilizzerò i soldi della borsa di studio per comprare libri per studiare. Li userò per la mia cultura». E quella di Federico, laureato in chimica a Cremona: «Mi sono iscritto alla Facoltà di Chimica dell'Università di Parma, ma sogno di diventare medico, l'anno prossimo riproverò il test. Vorrei diventare un cardiologo o un ricercatore, sempre nel campo della chimica». Più pragmatico è Cosmina, laureato in giurisprudenza a Padova: "Vorrei risparmiare quei soldi per una utilitaria o per pagare i corsi di formazione".