Campobasso: Riciclo di carta e cartoni, tra i più virtuosi in Italia

2022-10-02 10:54:19 By : Mr. Kent Wong

Il Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e sul riciclo della carta e del cartone (curato dal Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclo degli imballaggi a base cellulosica) ha rivelato che il Molise ha fatto registrare il miglior incremento nazionale in termini percentuali e che la provincia di Campobasso si è riconfermata la più virtuosa con un aumento dei volumi raccolti che sfiora il 27%. Nella sostanza, nel 2021, sono stati raddoppiati i risultati raggiunti nel 2020 con il riciclo di oltre 11.000 tonnellate di carta e cartone per una crescita del 17,4%, la più alta in Italia. Venendo al dettaglio, ogni cittadino ha differenziato 37,4 kg di carta e di cartone durante l’anno; una media 'pro-capite' che, però, rimane ancora distante da quella nazionale (60,8 kg/ab-anno). Progredendo in tale direzione il Molise potrà diventare un esempio per tutto il Meridione, avendo gestito 8.700 tonnellate di carta e cartone, pari al 78,4% della raccolta complessiva. Ai 133 comuni convenzionati sono stati riconosciuti corrispettivi per oltre 710.000 euro.

Analizzando i dati nel dettaglio, la provincia di Campobasso traina la crescita della regione con la raccolta di quasi 2.000 tonnellate di carta e cartone in più rispetto al 2020. Qui sono state raccolte oltre 8.000 t (che, 'pro-capite', danno 40,5 kg/ab-anno); in Isernia, invece, più di 2.000 (29,4 kg/ab-anno a testa). A livello nazionale, nel 2021 la raccolta differenziata di carta e cartone ha delineato una situazione caratterizzata da un andamento ovunque positivo. Nel complesso, in Italia sono state differenziate oltre 3,6 milioni di t di materiale cellulosico, in crescita di oltre 110.000 tonnellate (+3,2%) rispetto al 2020; cosicché la media capitaria del Paese supera per la prima volta i 60 kg/ab e l’Italia, per il 2° anno consecutivo, ha raggiunto l’obiettivo UE 2030 per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato all’85%, tagliato già l’anno precedente con 10 anni di anticipo. Carta e cartone possono essere riciclati innumerevoli volte (ma non all'infinito), sempre che l'operazione sia svolta in modo efficiente, a partire dalla raccolta differenziata, da effettuare consapevolmente al fine di prolungare la vita della cellulosa. Solo in tal modo si facilita la creazione di una nuova materia prima secondaria pronta per essere riutilizzata per generare quaderni, 'block-notes', agende, 'post-it', album di fotografie, bobine asciuga tutto, buste e sacchetti vari. Grazie al recupero si ricavano anche fibre di cellulosa da impiegare nella bioedilizia: risorsa, quest'ultima, preziosa in particolare in Italia dove le materie prime non sono poi così abbondanti.

Ma cosa succede alla carta, passaggio dopo passaggio, dopo che i privati abbiano effettuato il processo di smistamento della raccolta differenziata? Innanzitutto essa viene passata al vaglio per eliminare ciò che non sia in alcun modo riciclabile. Poi i cartoni di dimensioni maggiori vengono separati dai fogli semplici che passano su un nastro mobile scorrente davanti ad operatori che si occupano manualmente di togliere le impurità presenti per ottenere materia prima pulita. Poi i maceri vengono gettati in grandi vasche di acqua calda, finemente sminuzzati e trasformati in poltiglia. Successivamente, con un potente magnete, essi vengono attirati e gli oggetti metallici come le graffette vengono eliminati. Per quanto riguarda la colla ed alcuni pezzi di fibre e materiali come la paraffina, l'eliminazione avviene attraverso una serie di vibrovagli a maglie progressivamente più larghe. Se lo scopo è quello di ottenere una carta bianca, un processo disinchiostrante eliminerà eventuali inchiostri, vernici o smalti presenti. A quel punto, il composto viene spruzzato su nastri trasportatori che lo portano nelle macchine “continue”, dove viene distribuito uniformemente su un feltro per essere compresso mediante l'impiego di rulli caldi, in modo da consentire all'acqua di fuoriuscire.

Questa procedura consente: 1) di contrastare l’impatto ambientale riducendo l’uso di fibra vergine e delle emissioni legate alla sua produzione; 2) di diminuire le quantità di rifiuti in discarica e di ridurre le emissioni legate ai consumi idrici ed elettrici. Ecco perché è importante che lo smistamento a monte sia fatto con molta attenzione. Gli scontrini, ad esempio, non vanno mai gettati con la carta, perché sono fatti con carte termiche che generano problemi nell'attività di riciclo. Determinati supporti per la stampa professionale (come la carta fotografica) sono soggetti a particolari forme di smaltimento rispetto alla carta normale. Viceversa, invece, una grande varietà di carta e cartoni derivanti da cellulosa naturale possono essere facilmente ritirati e riciclati. Senza dimenticare gli imballaggi di cartone, con residui di cibo che non possono essere gettati nella normale raccolta differenziata di carta perché creano difficoltà nel processo di riciclo. Da buon ultimo occorre sottolineare che esiste anche la carta difficilmente o addirittura non riciclabile, come - ad esempio - i fazzoletti di carta, la carta oleata e la carta sporca di sostanze velenose, tipo vernici o solventi.

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