5 nuovi problemi che affliggeranno gli italiani nel 2022

2022-09-11 06:30:58 By : Ms. Candice Lian

La crisi economica, l’aumento dell’inflazione, dei combustibili e delle materie prime metterà sul lastrico numerose famiglie. 

Già dall’autunno di quest’anno gli italiani dovranno confrontarsi con cinque ed urgenti problemi: problemi dettati, più che altro, dalla grave crisi economica e dal rischio recessione a cui sembra destinato il nostro Paese e tutta l’Eurozona. Saranno queste peraltro le questioni che dovrà affrontare immediatamente il prossimo governo. Ecco dunque cosa ci aspetta nei prossimi mesi.

Con l’aumento dei prezzi aumenta la rata dei mutui. Si stima che chi, quest’anno, chiederà un finanziamento a tasso fisso spenderà circa 83 euro in più per ogni singola rata rispetto all’anno precedente, che diventano 70 euro per chi invece opterà per un mutuo a tasso variabile. 

Per chi invece ha già un mutuo in corso a tasso fisso non ci sono problemi derivanti dall’inflazione.

I dolori arrivano invece per chi ha già avviato un mutuo a tasso variabile. E le banche, negli ultimi anni, hanno sempre spinto i propri clienti verso il tasso variabile, per loro più conveniente. In tali casi l’aumento della rata sarà abbastanza pesante e sarà tanto maggiore quanto più recente è il mutuo. Questo perché, all’inizio del piano di ammortamento, si pagano principalmente gli interessi e in minor parte il capitale. Tale proporzione è poi destinata a rovesciarsi quanto più il mutuo è vecchio. Così, chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile negli ultimi due anni pagherà circa 200 euro in più per rata. Meno rate ci sono ancora da pagare e meno aumenta il peso dei tassi di interesse sulla singola rata. 

Si stima che, quest’anno, oltre 9 milioni di italiani avranno grosse difficoltà a pagare le bollette di luce e gas. Ebbene, se di norma, chi non riesce a pagare il creditore subisce solo il pignoramento dei beni, sicché chi è nullatenente non rischia nulla, ciò non succede con le società di fornitura delle utenze domestiche come luce, acqua, telefono e gas. In tali casi, infatti, dopo il mancato pagamento anche di una sola bolletta, viene inviata una diffida e se la morosità persiste, l’utenza viene staccata. Risultato: avremo numerosi italiani costretti a vivere al buio o al freddo. E questo perché, per luce e gas, non esiste una norma come quella per l’acqua che prevede una fornitura gratuita di 50 litri al giorno anche per i morosi.

Aumentano le utenze non solo domestiche ma anche quelle condominiali. Quindi chi vive in un condominio dovrà fare i conti con un conguaglio extra per il 2022 e con un aumento degli oneri per il 2023 dovuto all’aumento del gas e della luce principalmente ma in generale a tutti i prezzi, ivi compresi quelli relativi ai fornitori come la ditta di pulizie.

Aumenta il peso dell’affitto. Il locatore infatti può chiedere l’adeguamento del canone all’inflazione e come sapete l’inflazione ora ha sforato l’8%. Un aumento considerevole per i canoni di locazione. Vi do una brutta notizia: non potete opporvi all’aggiornamento del canone all’Istat, né potete chiedere una revisione del contratto se non c’è l’accordo con il proprietario di casa. 

Si salva solo chi ha stipulato un contratto di affitto con cedolare secca: in questo caso il locatore non può mai adeguare il canone all’inflazione.

Riprendono i pignoramenti dell’ex Equitalia, oggi Agenzia Entrate Riscossione, sospesi negli anni passati per via della pandemia Covid-19. Gli italiani, già tartassati dalle scadenze fiscali, subiranno anche le ipoteche e il fermo dell’auto. E se anche per la prima casa vige il divieto di pignoramento (non già però il divieto di iscrizione ipotecaria), per la “prima auto” non esiste una norma simile nonostante sia un bene di primaria necessità per lavorare, per fare la spesa, per portare i figli a scuola, insomma per il sostentamento e le esigenze primarie di ogni famiglia. 

In buona sostanza, la macchina che vi serve per andare a lavorare può essere bloccata con il fermo se non pagate le cartelle esattoriali. 

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