Vannizagnoli.it, spettacolo, 2021-22. Se Ettore Messina è infastidito da chi lo vuole allenatore dell'Italia, io sono da Petrucci. Finirà a 79, non sono troppi? - Tutto intorno

2021-12-14 19:09:50 By : Ms. Betty Lin

Ettore Messina CT Italbasket durante Italia-Germania dal sito ufficiale Fiba Eurobasket 2017

Sono rimasto indietro. Ho tonnellate di video, storie, curiosità, provocazioni, personaggi, spettacoli, chissà mai e se li pubblicherò qui o se, almeno, li intitolerò su vannizagnoli.it. 

Sono a Bergamo stasera per l'Atalanta contro il Villarreal, Champions League calcio naturalmente senza accrediti, sapete che lavoro come "truffatore", faccio video nonostante i diritti tv venduti e poi disturbo, anche il regista Fabrizio è un testimone conosciuto.

Quindi sono sempre in giro, eppure continuo a guardare i telegiornali e leggo un'Ansa, fresca, che dice che Ettore Messina è infastidito dalle voci che lo vedono tornare nell'Italbasket maschile, lasciando così l'Olimpia Milano con un anno di anticipo. Nega, sicuramente attraverso il mio vecchio nemico, Claudio Limardi, che forse secondo in Italia ha capito il pericolo che rappresento per lo sport mondiale.

Comunque Limardi era il direttore del Superbasket, è un bel Labronico, che mi ha raccontato la sua storia, in video, irripetibile, nell'anno dell'ultima finale scudetto a Reggio Emilia sul 2-2, direi, o giù di lì. Comunque Ettore cita Dell'Orco, non sapevo chi fosse, per me è l'ex mancino del Sassuolo calcio e anche l'acquisto di Libero, al mio posto...

Divagazioni a parte, ho visto Gianni Petrucci a Milano, allo Sheraton, in conferenza stampa e l'ho interrogato, poi ne parlo, ma mi chiedo: “Ancora?”.

Caro Gianni Petrucci, ma non basta che Romeo Sacchetti abbia vinto a Belgrado, che l'Italbasket sia andato alle Olimpiadi al posto della Serbia, vicecampione di varie manifestazioni? Non basta che sia uscito solo ai quarti, contro la Francia, poi finalista? 

Basta, caro Gianni Petrucci, vuoi smetterla di fare pressioni su Meo?

Meo dribbla, finge e mi scarta, tranne che in conferenza stampa scavalca le mie domande, era molto carino anni fa, sulla sua storia, in video si presta solo alla grande stampa ma rimane un grande, un super, un bel personaggio .

Allora caro Gianni Petrucci? Non ci dici che i recenti risultati contro Serbia e Tokyo 2020 sono tutti merito del nuovo, per quanto bravo, vice del CT? Sul caro Gianni Petrucci, dai spazio ad altre persone, capisco che ti piace essere un personaggio, sempre e comunque, lo ha dimostrato anche a Milano, agisce per il bene del basket ma anche per se stessa. Diamo un segnale di novità e partiamo come dovrebbero lasciare Chimenti, di Federgolf, 81 anni, come Franco Carraro, classe 1939, ancora con incarico federale.

Caro Gianni Petrucci, ti rispetto, grazie ma per favore lascia perdere. Ma perché corre ancora? Dicevi che sarebbero stati quattro anni di rivoluzioni e che ridare l'Italbasket a Ettore Messina sarebbe stato uno di questi?

Caro Gianni Petrucci, a Reggio Emilia ci ha presentato Gian Matteo Sidoli, il sant'uomo, sono stato a casa sua per 3 ore di recente. Gianni diceva qualcosa del tipo, nel '95: “È un rompicoglioni”. Avevo 24 anni, l'ho pubblicato su Avvenire, ad occhio, se non ricordo male, grazie ad Alberto Caprotti. Lei ha risposto: "È un amico?". "Sì", rispose Gianni.

Qui detesto la mentalità federale, sottolineata anche da Paolo De Paola, ex vicedirettore napoletano de La Gazzetta dello sport, direttore di Tuttosport e del Corriere dello Sport. Non voglio essere amico di nessuno, men che meno Fabrizio Noto e il suo staff, direttore di queste rubriche, nemmeno amico di mia moglie, Silvia Gilioli, direttrice di vannizagnoli.it, giornale, non blog, premio Ussi come un video del 2020.

Caro Gianni, non ho amici, solo nemici. Caro Gianni, rispetto tutti e ammiro molto le grandi carriere, dello sport, della vita, dei capitani d'industria, ma non nel pubblico. Non mi piacciono gli eterni. Ecco, vorrei una donna come presidente di Federbasket, vento di novità, vento di freschezza.

Senti, Gianni, vorrei un Reggiano al suo posto. Maurizio Bezzecchi, non scherzo. Gli devo l'uscita da Tuttosport, con l'accredito stagionale ritirato, appena consegnato, ma credo che abbia molto da dare al basket italiano, molto più di lei, non lo prende. I suoi 76 anni non sono un problema, è un problema di novità, di lasciare spazio agli altri, a tutti.

Maurizio coltiva buoni rapporti, come lei, conosce la macchina da basket, conosce i media, a Reggio Emilia per Nicolò Melli l'ho sentito parlare con Edi Dembinski: "Con il nuovo direttore avrete più spazio". È un produttore, fratello maggiore di Edi, voce di Raisport.

Ecco Gianni ho per lei il massimo rispetto e non scherzo ma oggi la vorrei come padre. Mi piace quando fa il piccone, come Francesco Cossiga, come faceva a Milano, accusando la pallavolo amatoriale di pagare poche tasse.

Ma, Gianni, guarda, finalmente preferirei un ex atleta, anche di basso livello, a una presidenza federale, magari incapace ma diversa.

Qui potresti essere il presidente onorario.

Caro Gianni, l'aspetto online, se vuoi replicare, con un bel video.

Qui saluto Francesco D'Aniello, Mimmo Cacciuni Angelone e loro, il suo staff.

Sei un grande allenatore, probabilmente il migliore per lo sport italiano, ma sinceramente… Ma perché non mettiamo un buon allenatore, davvero super partes? 

Con affetto, come sempre, in attesa online di una bella chiacchierata con tutta la sua famiglia

Chissà cosa penserà mia moglie Silvia. Papa Vasco mi diceva “non parlare male di nessuno”, io parlo solo male. Ma mi commuove il ricordo del nostro incontro a Trento.

Un abbraccio, oggi da Bergamo, poi torno a palaBigi. Chiedo parità di condizioni, ho passato 2 ore a casa di Mario Pescante, in video, 3 anni fa, forse, ne vorrei 4 da lei, a Roma, a casa Petrucci. Non posso nemmeno riprendere il quartier generale della Federbasket. Amen.

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