Crisi Saga Caffè, si tratta di reindustrializzazione - Corriere Nazionale

2021-12-14 19:04:47 By : Mr. Darren Lee

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Dopo la visita al presidio dei lavoratori di Saga Caffè del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sono ancora tante le incognite sul futuro dello stabilimento di Gaggio Montano e dei 220 dipendenti (per lo più donne) che hanno portato avanti la produzione di macchine negli ultimi anni professionali per il caffè della ex Saeco. L'incognita più grande riguarda il numero di lavoratori che saranno coinvolti nel progetto di reindustrializzazione del sito se andrà in porto la vendita alla Tecnostamp Triulzi di Carate Brianza.

In attesa di saperne di più direttamente dall'imprenditore lombardo, che incontrerà i sindacati il ​​16 dicembre, una prima risposta è arrivata ieri dall'attuale titolare, il gruppo Evoca. E ai rappresentanti dei lavoratori non è piaciuto. “Le distanze tra Evoca e l'imprenditore sulla vendita vanno colmate, ma ci tenevano a dire che entro il 16 questo problema sarà risolto. La cosa che ci hanno detto e su cui non eravamo d'accordo è che a fronte del progetto industriale del compratore e di quanto Evoca metterà a disposizione, al momento non c'è soluzione per tutti", spiega Primo Sacchetti della Fiom di Bologna, che questa mattina insieme agli altri sindacati e delegati ha riferito ai lavoratori l'esito del faccia a faccia di ieri.

“Riconosciamo la volontà dell'imprenditore e del progetto, ma bisogna capire bene. È evidente che bisogna lavorare sulla mancanza di una soluzione per tutti ed Evoca deve assumersi la responsabilità affinché la distanza che c'è oggi trovi soluzioni, perché è inaccettabile”, sottolinea il leader sindacale.

“E' chiaro che dal 16 parte una trattativa su due binari: uno con il nuovo imprenditore e uno con Evoca, per non lasciare indietro nessuno. Hanno creato questo disastro sociale e industriale e devono assumersi la responsabilità di trovare soluzioni”, avverte Sacchetti. Quanto al progetto per Gaggio Montanto di Tecnostamp Triulzi, «se è un vero progetto industriale, deve avere numeri occupazionali importanti», avverte. Detto questo, sarebbe "ingenuo" pensare che ci sarà spazio per tutti i 220 di Saga Coffee. “Per chi non torna, Evoca deve trovare soluzioni. C'è tempo, abbiamo gli ammortizzatori sociali, come confermato oggi dal ministero e dalla Regione, anche per dare tempo all'imprenditore di avviare la produzione. Nessuno viene lasciato solo, uno solo dietro sarà sempre un problema di tutti”, conclude Sacchetti.

Nuovo look, nuovo percorso, nuovi obiettivi.

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